L’autopalpazione, il controllo che si esegue da sé per verificare lo stato del seno, è un modo per prendere familiarità col proprio seno e imparare a conoscerlo. Attenzione però. Non sostituisce i regolari controlli, cioè visita senologica ed ecografia e/o mammografia a seconda dell’età (clicca qui per scoprire quali esami per quali età). Si può eseguire ogni due-tre mesi e il periodo migliore è la settimana dopo le mestruazioni.
Come si effettua l’autopalpazione?
Innanzitutto, in piedi davanti a uno specchio a torso nudo osservare il seno, prima tenendo le braccia distese lungo il corpo e poi in alto. Verificare con attenzione se sono comparse delle modificazioni tra un seno e l’altro, oppure se ci sono sporgenze o retrazioni della pelle o del capezzolo o ancora, se sull’areola ci sono piccole eruzioni o crosticine. Ripetere gli stessi movimenti di profilo, prima sul fianco destro poi su quello sinistro.
Quindi sdraiarsi, con il braccio sinistro dietro la testa ed esaminare delicatamente il seno sinistro con la mano destra ben piatta e con le dita unite. Tenendo le dita premute su una zona, eseguire un movimento dall’esterno verso il capezzolo e viceversa. Questa manovra va effettuata su tutto il seno, in modo da ispezionarlo interamente fino all’ascella, compresa l’area intorno al capezzolo. Lo stesso controllo va ripetuto con il seno destro.
Se si avverte qualcosa “di diverso” dal solito, non bisogna farsi prendere dal panico ma parlarne il prima possibile col proprio medico.