A novembre tocca agli uomini pensare alla propria salute per proteggersi e diagnosticare prima i tumori

Siamo tra le prime associazioni ad aver aderito a Movember, la campagna internazionale sulla prevenzione del tumore alla prostata e al testicolo, nata in Australia e poi arrivata Europa, che ha l’obiettivo di favorire la ricerca medico-scientifica al fine di ottenere cure sempre più efficaci e risolutive.
Ed è all’interno di questa iniziativa che si inserisce MoveMen, iniziativa dedicata ai tumori maschili, con la consapevolezza che la prevenzione non deve fermarsi mai, soprattutto in periodi in cui l’emergenza sanitaria è protagonista della vita dei cittadini.
Negli uomini il carcinoma della prostata è ancora il tumore più diagnosticato (Rapporto AIOM – AIRTUM 2021).
Per questo organizziamo gratuitamente presso aziende, enti pubblici e comunità diverse, seminari di prevenzione oncologica sul tumore della prostata per sensibilizzare la popolazione maschile sull’importanza di sottoporsi a controlli periodici. Inoltre, nel mese di novembre i nostri ambulatori offrono visite urologiche.
Preoccupati per la loro salute ma poco inclini a fare i controlli, tanto che solo uno su 4 si sottopone a visite regolarmente. È quanto emerge dalla ricerca su uomini e prevenzione urologica, condotta da SWG. Più di 1.000 gli intervistati, provenienti da tutta Italia e con un’età compresa fra i 30 e i 65 anni. Tra gli uomini risulta poca attenzione verso la propria salute e scarsa abitudine a fare gli esami. I principali motivi sono la mancanza di sollecitazione da parte del medico curante e l’assenza di sintomi particolari. C’è inoltre una conoscenza molto superficiale della prostata. Solo un’esigua minoranza ha idea di quanti siano ogni anno i casi di tumore alla prostata diagnosticati in Italia.
Più della metà (il 53%) dichiara di aver paura di questa neoplasia, più che di quella ai polmoni (51%). Nonostante le esitazioni a ricorrere allo specialista e una scarsa conoscenza del problema, è molto elevata la consapevolezza che i controlli urologici sono la principale via per una prevenzione efficace. Non solo, gli uomini italiani recepiscono positivamente gli stimoli verso una maggiore attenzione alla prevenzione.
Due occhi gialli nel buio si rivelano quelli di un gattino, il rumore di catene quello di un uomo intento a legare la sua bicicletta, un urlo improvviso è di una madre che chiama a tavola la sua famiglia. Sono tanti gli esempi che abbiamo proposto lo scorso novembre per spiegare che certe cose fanno paura solo in apparenza: come la visita urologica.